Oltre questa stanza
i miei pensieri
volano nel vento.
Al di là di quella porta
i miei versi si perdono
nella grandezza dei monti
e le lacrime
corrono nel mare.
Tutto si muove,
vive e passa.
Solo qui
nella mia stanza
tutto rimane immobile,
uguale, nulla cambia.
Io, una radio
e qualche nota stonata.
Io e il mio dolore,
ma non è
che un granello
di sabbia, di cui nessuno
saprà mai l’esistenza.
le nicchie del dolore si creano per meditare l’accaduto e porci una tregua nel tempo. molto bella e realistica, ci tocca tutti indistintamente. 🙂 art buona giornata… e che quel “tempo” sia quasi giunto al termine per uscire dalla nicchia e camminare…
Soffrire in silenzio è una sofferenza che fa più male, sono convinto che aprire le porte della stanza possa lenire quel soffrire, non sempre v’è insensibilità nelle persone, a volte nei pressi del proprio uscio può transitare chi sa divenire quella parola spesso abusata e poco compresa nella sua interezza: Amico/a.
Un’altra bella emozione.
Buona giornata, con amicizia, Vito
Sicuramente avere qualcuno vicino ti aiuta a superare la sofferenza…ma spesso ci si chiude dentro un po per paura o per insicurezza, oltrepassare l’uscio non sempre è facile, ma sicuramente un buon amico/a può essere d’aiuto.
Grazie, sempre molto gentile.
Una buona giornata anche a te
Maria
L’ho letta, molto bella. Hai ragione sono molto simili, incontrare qualcuno che prova le tue stesse emozioni è molto bello…anche se sono triste emozioni…
Bello il tuo blog e le tue poesie. ..
Abbiamo delle affinità, tu un muro io una porta… 🙂
Un abbraccio affettuoso
Maria
«Lo scrittore è una persona vigliacca, opportunista, sacrificata al gioco continuo della forma e della trama. Un individuo destinato alla perpetua insoddisfazione.»
Abbiamo stanze di solitudini, dove ci perdiamo nel soffrire
Mi piace molto
Buona settimana con sorriso
Mistral
Grazie. A volte la stanza è un isola dove poterci rifugiare.
Buona settimana anche a te 🙂
Maria
le nicchie del dolore si creano per meditare l’accaduto e porci una tregua nel tempo. molto bella e realistica, ci tocca tutti indistintamente. 🙂 art buona giornata… e che quel “tempo” sia quasi giunto al termine per uscire dalla nicchia e camminare…
Già, la stanza può rappresentare anche questo, l’importante è riuscire ad oltrepassare quella porta.
Una buona giornata anche a te
Maria
in alcune stanze possiamo accedere solo noi che le conosciamo…
molto bella grazie
un bacio e serena giornata
Franca
Proprio così.
Un bacio e serena giornata anche a te.
Maria
ciao Maria un sorriso per te
🙂
Soffrire in silenzio è una sofferenza che fa più male, sono convinto che aprire le porte della stanza possa lenire quel soffrire, non sempre v’è insensibilità nelle persone, a volte nei pressi del proprio uscio può transitare chi sa divenire quella parola spesso abusata e poco compresa nella sua interezza: Amico/a.
Un’altra bella emozione.
Buona giornata, con amicizia, Vito
Sicuramente avere qualcuno vicino ti aiuta a superare la sofferenza…ma spesso ci si chiude dentro un po per paura o per insicurezza, oltrepassare l’uscio non sempre è facile, ma sicuramente un buon amico/a può essere d’aiuto.
Grazie, sempre molto gentile.
Una buona giornata anche a te
Maria
Il significato di questa poesia ricorda molto una scritta da me qualche tempo fa. Se ti va di leggerla questo è il link: http://antoniotomarchio.wordpress.com/2013/11/08/il-muro/
L’ho letta, molto bella. Hai ragione sono molto simili, incontrare qualcuno che prova le tue stesse emozioni è molto bello…anche se sono triste emozioni…
Bello il tuo blog e le tue poesie. ..
Abbiamo delle affinità, tu un muro io una porta… 🙂
Un abbraccio affettuoso
Maria